Piero Gilardi nasce a Torino nel 1942, dove vive e lavora. Nel 1963, realizza la sua prima mostra personale Macchine per il futuro. Due anni più tardi realizza le prime opere in poliuretano espanso, i Tappeti-natura. A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all’elaborazione delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni ’60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Come militante politico e animatore della cultura giovanile conduce esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e “mondiali”. A partire dal 1985 inizia una ricerca artistica con le nuove tecnologie attraverso l’elaborazione del Progetto IXIANA che, presentato al Parc de la Villette di Parigi, prefigura un parco tecnologico nel quale il grande pubblico poteva sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali. Nel corso degli anni ’90 ha sviluppato una serie di installazioni interattive multimediali con una intensa attività internazionale. Insieme a Claude Faure e Piotr Kowalski, ha costituito l’associazione internazionale Ars Technica. In qualità di responsabile della sezione italiana di Ars Technica promuove a Torino le mostre internazionali Arslab.
Ha pubblicato due libri di riflessione teorica sulle sue varie ricerche, scrive articoli per varie riviste d’arte. Ha promosso il progetto del PAV – Parco Arte Vivente, che si è aperto a Torino nel 2008, nel quale si compendiano tutte le sue esperienze relative alla dialettica Natura/Cultura.
Piero Gilardi per CasaInsieme
Quest’anno l’artista Piero Gilardi, apprezzando la finalità dell’iniziativa, ha accettato di collaborare donandoci una sua opera dal titolo “Primule e Pervinche”, riprodotta in parte con stampante digitale dagli allievi del corso triennale “Operatore meccanico” presso il Fab-Lab C.IA.C sede “Pietro Cinotto” di Valperga sotto la supervisione del docente tecnico Roberto Trabucco e racchiusa in una scatoletta di plexiglas numerata in 50 esemplari.
Dall‘opera sono stati realizzati anche dei ventagli e, in continuità con gli anni passati, le borse “UNABORSA” e i biglietti d’auguri.